domenica 24 agosto 2014

Bici DONNA Anni 40 Sistema Frenante UNICO (cercasi informazioni) forse TORPADO

Anonima donna anni 40 . Quando ti chiamano e ti dicono ho delle bici da buttare ti interssanno e tu voli per vedere
cosa c'è nel mucchio sperando in qualcosa di giusto poi trovi 2 Mountain Bike anni 80 una condorino da bimbo
e una bici da donna tutte estremamente messe male le carichi e nel ritorno pensi all' ennesimo giro a vuoto.
 Poi a casa le riguardi più attentamente ( non le MTB)  e la bici da donna svela una sorpresa mai riscontrata in nessuna
bici mai  avuta e mai vista gli archetti dei freni composti da 3 pezzi avvitati tra loro tipo cerniere e i pistoncini ritorno freni(Tipo Bianchi) ma con un fissaggio alla forcella del tutto nuovo e con un apertura questi pochi ma per me bellissimi
particolari mi hanno fatto decidere di dargli una ripulita e ripristinarla anche volevo capire se avesse dei benefici
nell' uso della bici
   

Ho cercato di capire chi fosse il costruttore ma niente di fatto sul cannotto anteriore su sfondo dorato c'è ancora
qualche segno del coppale ma indecifrabile perciò se qualcuno di voi avesse idea di cosa possa essere
magari mi faccia sapere  

ecco come si presenta l' archetto anteriore. All' altezza dell' asta di comando si possono vedere due viti
e sotto i pistoncini  guidati da due agganci aperti  L' archetto e proveniente da una fusione
probabilmente di ghisa non è la classica staffetta piegata     

ecco lo sgancio del freno 


Ecco come si può intervenire. Alla fine ho capito la funzione di questo meccanismo (almeno penso)
il costruttore secondo me voleva  in caso di intervento sulle ruote  facilitare lo smontaggio
dei Pattini freno e poi conseguente regolazione (intervento abbastanza macchinoso se magari fatto in mezzo ad una strada di campagna)  in questo modo era sufficente tirare l' astuccio freno verso il basso
e poi tutto verso l' esterno et voilà il gioco e fatto la ruota era giù in pochi secondi riparata basta agganciare di nuovo
gli astucci ai fermi e la bici è pronta a ripartire senza dover regolare niente in quanto la regolazione non viene ne toccata
ne modificata . Avendo però il beneficio delle molle di ritorno dei pistoncini .


al posteriore idem 

ci vuole veramente un secondo a toglierli e metterli anche qua suppongo il genio di questo costruttore
sia stato ahime reso inutile in quegli anni di difficolta di comunicazione fosse stato fatto da un grande marchio
probabilmente ne troveremmo in giro molti più esemplari  ripeto è la prima ed unica che vedo  



Carter chiuso ma 3/4 con la Ruota Libera esposta anche questo sicuramente a seguito
di un progetto per facilitare l' uscita della ruota 



la Frenata risulta al pari delle altre bici fornite di pistoncini di ritorno ( tipo Bianchi o Legnano)
ne più ne meno performanti unica cosa che poteva risultare negativa è che visto la facilità di intervento
un Burlone avesse voluto farvi uno scherzetto era sufficente qualche secondo per rendervi senza freni
era consigliabile prima di partire dall' Osteria dare un occhio all' impianto frenante


ecco cosa resta del coppale spero con il vostro aiuto di dargli un nome
ESEMPIO DEL GRANDE ARTIGIANATO ITALIANO
GRAZIE a SIMONE forse è riuscito a catalogarla come TORPADO effettivamente i freni a pistoncino
oltre alle più famose Bianchi e Legnano anche Torpado usava questo tipo di richiamo freni
mi ha inviato una foto e ci sono parecchie analogie sia come telaio come pipe e sopratutto il freno posteriore usa lo stesso sistema con archetto apribile all' anteriore monta freno interno
ANCORA GRAZIE A SIMONE e a tutti gli altri che contribuiranno